Tutti i marciatori devono osservare attentamente un regolamento che oggi vi spiegheremo in maniera precisa e sintetica: la regola 230 tratta dal “Regolamento Tecnico Internazionale” che ci indica chiaramente cos’è la marcia e come bisogna interpretarla per non rischiare la squalifica durante le gare. “La marcia è una progressione di passi eseguiti in modo tale che l’atleta mantenga il contatto con il terreno, senza che si verifichi una perdita di contatto visibile all’occhio umano”. La gamba avanzante deve essere tesa (cioè non piegata al ginocchio) dal momento del primo contatto con il terreno sino alla posizione verticale. In pratica il contatto dei piedi con il suolo non deve essere mai interrotto: il piede che sta avanti deve toccare il terreno prima che quello che sta dietro se ne distacchi per compiere il passo successivo; ed è per questo che i marciatori sono chiamati gli specialisti del “tacco e punta”. Ci piace la frase che cita: “Rappresenta l’anello di congiunzione fra il camminare e il correre“.
Qualcuno si sarà chiesto perché la gara di marcia si svolge in pista o su un circuito, che può variare da 1 a 2,5 Km in base alla distanza da percorrere e non come la maratona all’interno di un circuito cittadino. La risposta è semplice, nella gara di marcia ci sono dei giudici che controllano che la tecnica dell’atleta sia corretta, farla su un circuito molto lungo significherebbe impiegare un numero impressionante di giudici (considerando che ce ne sono uno ogni 100m circa) e ciò creerebbe problemi anche per quanto riguarda i cartellini delle ammonizioni che vedremo successivamente.
Regole
Ma quali sono le regole da rispettare durante una gara di marcia?
Sono soltanto due:
- Sbloccaggio >
- Sospensione ~
Sbloccaggio > : Nel caso che l’atleta durante la gara dimostri in modo evidente che il ginocchio non sia completamente teso nel momento del contatto con il terreno.
Sospensione ~ : Nel caso che l’atleta durante la gara evidenzi una perdita di contatto con il terreno con entrami i piedi.
Compito del giudice
Ogni giudice può dare un unico richiamo per atleta; La proposta di squalifica o ammonizione (cartellino rosso) verrà data dal giudice nel caso l’infrazione sia vistosa, o l’atleta avesse già ricevuto dallo stesso un richiamo. Tale proposta verrà inviata al giudice capo, che la segnalerà su un tabellone preposto (elettronico o cartaceo) dove gli atleti potranno controllare, (tramite il proprio numero) il loro stato; Nel caso un atleta riceva tre proposte di squalifica da tre giudici differenti, il giudice capo dovrà segnalare all’atleta, tramite una paletta rossa, la sua squalifica immediata. Questa segnalazione potrà essere fatta anche dopo l’arrivo dell’atleta se non ci sono stati i tempi materiali per farlo durante la gara.
Il giudice di marcia è un ufficiale di gara preposto dalla federazione che durante le gare ha l’insindacabile compito di segnalare irregolarità nel gesto atletico dei concorrenti mediante richiamo (paletta gialla), ammonizione (red card o proposta di squalifica) (foto). Nelle gare internazionali i giudici devono essere di varie nazionalità e se un atleta riceve la proposta di squalifica da un giudice, un altro giudice della stessa nazionalità non potrà dargli un secondo ammonimento.
La giuria di marcia è composta da più elementi, tra cui un giudice capo.
• Giuria tipo per gara in pista: 1 giudice capo
(supervisore) + 5 giudici (con funzione giudicante)
• Giuria tipo per gara su strada: 1 giudice capo
(supervisore) + 8 giudici (con funzione giudicante)
• Pur non essendo espressamente previsto dalla regola
230, una gara dovrebbe svolgersi con non meno di 3
giudici di marcia presenti (giudice capo compreso)
• Ogni giudice deve operare in modo indipendente, senza
farsi consigliare dagli altri giudici o da persone esterne
• I giudici devono basare il proprio giudizio
sull’osservazione fatta con l’occhio umano (niente foto,
niente telecamere, niente binocoli)
Fonte: Corso per formatori di marcia giovanile (manuale multimediale) – Fed. Svizzera di Marcia
Il Percorso
Le gare di marcia si disputano ai Giochi Olimpici su distanze di 20 km (due gare distinte per uomini e donne) e 50 km per gli uomini (aperta anche alle donne, ma con un’unica classifica). Considerando la lunghezza e la durata della gara, essa si svolge su un circuito stradale. Questo circuito normalmente è in prossimità dello stadio e deve avere una lunghezza compresa tra i 2 e 2,5 km per le gare internazionali e tra 1 e 2 km, per tutte le altre. Sul percorso inoltre saranno posizionati in maniera visibile agli atleti i tabelloni (foto) indicanti le ammonizioni, i bagni (per le gare oltre i 20 km) le postazioni dello spugnaggio e rifornimento bevande (foto).
Speriamo che in questo articolo siamo riusciti a chiarirvi, quali sono le regole della marcia, specialità dell’atletica leggera, il compito dei giudici ed alcune curiosità.
Ringraziamo Diego Cacchiarelli per la collaborazione.