Tatiana Zucconi Profilo

Intervista Tatiana Zucconi

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Quando lo sport accompagna la vita, si affrontano le cose diversamente! Capisci che niente ti viene regalato e che bisogna affrontare diversi ostacoli, ma questo aiuta a migliorarci e a superare noi stessi. La marciatrice romana Tatiana Zucconi, nella sua intervista, cita una bellissima frase “lo sport è la metafora della vita”. Cerchiamo, però, di diffondere lo Sport con la S maiuscola, quello non inquinato da altri interessi (gloria e potere).

Scheda

Nome: Tatiana
Cognome: Zucconi
Luogo e data di nascita: Roma, 21 settembre 1977
Società: A.S.D. Kronos-Roma Quattro (fondata da mia madre, Daniela Ricciutelli e dal caro Fulvio Villa)
Allenatore: Daniela Ricciutelli
Scuola frequentata: I.S.E.F., corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione, master in Couseling Relazionale ad Approccio Integrato
Primati Personali:

  • Marcia 3000m indoor 14’43”94 (Ancona 2016)
  • Marcia 3000m pista 15’00″48 (Roma 2016)
  • Marcia 5000m pista 25’24″30 (Valmontone 2016)
  • Marcia 10Km strada 52’52” (Vila Real De Santo Antoni 2016)
  • Marcia 20Km strada 1h48’45” (Vila Real De Santo Antoni 2016)

Intervista

Da quanti anni pratichi la marcia?
Da quando ho 10 anni … con una pausa di “riflessione” tra i 29 e i 36 anni in cui ho praticato altri sport: tennis, canottaggio ecc.

Chi o cosa ti ha avvicinato a questa disciplina?
Ho iniziato a marciare dopo un infortunio che mi ha impedito di continuare a fare atletica leggera. All’inizio, quindi, marciavo perché non potevo fare altro; in seguito, vedendo che andavo bene, ho iniziato ad allenarmi più seriamente.. non ho il fisico di una marciatrice…sono alta 1,85 mt e ho un baricentro alto.. in compenso però ne ho la forma mentis!

Quale gara ricordi con particolare soddisfazione?
Di ricordi ne ho davvero tanti: ricordo la prima rappresentativa regionale a Caorle da cadetta, quando non conoscevo nessuno perché era da poco che avevo iniziato a marciare e tutti si domandavano da dove fossi spuntata fuori! Ricordo le rappresentative in Francia per gli incontri Lazio-Ile de France; ricordo i campionati Italiani assoluti che si sono svolti allo stadio Olimpico di Roma; le gare in cui ho fatto i  miei primati personali; i campionati italiani indoor da categoria “promesse”, in cui per la prima volta mi chiesero i dati per la convocazione in nazionale; infine non dimenticherò mai il Mondiale Master che si è svolto quest’anno a Lione e in particolare il momento in cui ho letto i risultati e scoperto che avevamo vinto l’oro a squadre!

Quante ore a settimana dedichi agli allenamenti?
Dipende da molti fattori: lavoro, figlia, infortuni! Ma in media mi alleno circa 8 ore a settimana.

Come tutte le discipline sportive a livello agonistico, gli allenamenti comportano delle rinunce. Quale ti pesa di più?
Mah, non mi sono mai pesate le rinunce, forse perché sono stata fortunata e mi sono trovata ad allenarmi in gruppi sempre molto affiatati. Fin da quando ero adolescente, mi sono sempre sentita fortunata a passare i fine settimana in giro per l’Italia o per il mondo a gareggiare mentre i miei compagni di classe andavano a ballare in discoteca o uscivano…mi sentivo privilegiata e pienamente convinta che la mia vita fosse più emozionante! Ora che sono diventata “grande”, allenarmi e gareggiare è diventato un lusso!!!

Scuola e Sport possono “viaggiare” insieme?
Mio padre mi diceva sempre che i più forti nello sport, sono i più bravi a scuola! Non so se è davvero così ma ricordo che, quando frequentavo il liceo, il giorno in cui non mi allenavo era quello in cui avevo più difficoltà a concentrarmi per studiare; quando mi allenavo, invece, anche se il tempo per studiare era poco, riuscivo a sfruttarlo al massimo e a finire tutti i compiti!

Lo sport non è solo allenamento fisico, ma anche mentale, cosa ne pensi?
Condivido appieno! Credo che lo sport non solo forgi il fisico, ma soprattutto il carattere. L’allenatore e il gruppo con cui ci si allena diventano le persone con cui ci si confida e diventano i nostri psicologi. La mente di un atleta, soprattutto un fondista, è abituata a lavorare molto su sè stessa per riuscire a superare i propri limiti e per gestire al meglio una gara. Sto studiando da Counselor, una figura professionale d’aiuto che lavora sul “qui ed ora”, ed ho potuto verificare in prima persona come, in ambito sportivo, tale figura sia importante per migliorare la conoscenza di se stessi, conoscere i propri limiti, affrontare e superare i conflitti, e di conseguenza migliorare la prestazione nelle gare.

Il tuo prossimo obiettivo quale sarà?
Gli Europei indoor ad Ancona.

Quanto è importante condividere la preparazione atletica con un gruppo affiatato?
È fondamentale, nonostante la marcia sia una disciplina individuale, poter condividere “gioie e dolori” con il gruppo; è davvero importante, ti aiuta a non mollare nei momenti più difficili e a godere appieno di una vittoria!

Non sempre si rimane appagati di una gara; esistono giornate “NO” da dimenticare e quelle “SI” da immortalare. Tu personalmente come reagisci in queste particolari occasioni?
Le vittorie le porto sempre con me per ricordarmi di cosa sono capace e cerco di trarre degli insegnamenti dalle sconfitte e dai giorni no!

Il tuo atteggiamento nell’affrontare una gara da master è diverso rispetto a quando eri un’assoluta?
Si, non solo perché le aspettative sono diverse, ma anche perché la maturità psicologica porta anche tanta consapevolezza più.

Un tuo messaggio a chi ci segue.
“Lo sport è la metafora della vita, passo dopo passo ti accorgi che sei tu il tuo vero avversario” non mi ricordo dove ho letto questa frase! Credo che racchiuda il vero senso dello sport!

Oltre la marcia

Colore preferito Bianco
Mare o montagna Mare
Stagione preferita Estate
Ottimista o pessimista Ottimista
Riflessivo o impulsivo: dipende dalla situazione!
Abbigliamento elegante o sportivo Sportivo
Non sopporti l’ipocrisia, la disonestà e la violenza
Piatto preferito Sushi
Bibita preferita Limonata
Luogo preferito Australia
Cantante preferito Laura Pausini e Tiziano Ferro
Mattiniera o nottambula Nottambula
Non puoi fare a meno di andare in giro con una bottiglietta d’acqua
Quando viaggi porti sempre con te un libro da leggere

Ottobre 2015

Scheda Fidal Tatiana Zucconi

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